Il progetto “Arcatemse”
Entrare in sintonia con persone disabili o anziane in difficoltà esige una delicatezza che deve diventare la cifra dell’azione di ogni operatore.
Quindi l’osservazione costante e raffinata dovrà guidare ogni intervento e ogni approccio.
Solo in questo modo infatti si verifica la possibilità di cogliere i bisogni dei singoli nel momento in cui si manifestano e si esprime la capacità di risposte adeguate (cogliere e accogliere).
Occorre discrezione nell’approccio, occorre capire quando è funzionale il contatto, il tocco, la voce, lo sguardo e talvolta il distacco, nella consapevolezza che tutto è mutabile e non c’è atteggiamento funzionale una volta per tutte.
Da cui disponibilità e flessibilità come atteggiamenti indispensabili.
Altro caposaldo sarà l’ascolto che permette di interpretare richieste talvolta esplicite, più spesso non esplicitate e ci orienterà nel proporre le attività dei momenti di socializzazione.
Si procederà a grande gruppo, a piccolo gruppo o individualmente a seconda dell’esigenza del momento.
Il tutto nel rispetto dei tempi, dei modi, degli umori di ciascun partecipante.
Analisi del contesto, esperienza nel settore e obiettivi specifici
L’invecchiamento della popolazione è presentato quasi sempre come un “problema”. Prima di tutto è un’importante conquista che certamente pone dei problemi ma offre anche opportunità ed una sfida per le comunità.
La Regione Emilia-Romagna, una delle regioni più anziane del mondo, ha da tempo avviato una riflessione sulle prospettive di sviluppo di una comunità regionale profondamente interessata e modificata dal processo di invecchiamento giungendo all’elaborazione del “Piano di azione per la comunità regionale. Una società per tutte le età: invecchiamento della popolazione e prospettive di sviluppo”
L’obiettivo generale del Piano di azione è quello di contribuire a realizzare una società per tutte le età, che riconosca i diversi bisogni e le diverse capacità dei propri membri, per superare ogni discriminazione fondata sull’età e favorire un atteggiamento nuovo nell’affrontare i problemi della popolazione anziana con il superamento dell’approccio principalmente socio-sanitario, conseguenza dello stereotipo sociale che connota la popolazione anziana essenzialmente come bisognosa di cure.
Tra le azioni promosse dal Piano ci sono anche azioni rivolte alla popolazione anziana fragile, a rischio di fragilità, in condizione di solitudine e sostiene forme di aggregazione sociale.
Promozione del progetto con finalità di ricerca nuovi volontari e formazione:
verrà fatta sui comuni dei Poli, per garantirne la sostenibilità futura, grazie all’ingaggio dei volontari AUSER e delle Pubbliche Assistenze, disposti a trasferire la buona prassi sui propri territori, così da rendere meno stressante e più allettante il ritrovo settimanale e, al tempo stesso, limitare l’onere economico degli spostamenti verso il comune capoluogo; in questa azione saranno coinvolti i Centri AUSER dei vari comuni, per agevolare la promozione del progetto e la ricerca di giovani nuovi volontari, disponibili ad imparare a relazionarsi con gli anziani, accoglierli e favorire la socializzazione. Sempre presso i centri Auser dei vari comuni, saranno organizzati gli incontri di formazione, che avranno la finalità di trasferire conoscenze sul tema dell’invecchiamento e sulla centralità della “relazione” per motivare e coinvolgere i beneficiari delle varie attività proposte.
In questo modo sarà anche più facile trovare giovani che si vogliono avvicinare al mondo del volontariato.
I volontari saranno affiancati da un operatore dei servizi sociali, che insieme costituiranno un nucleo operativo a supporto del trasferimento della buona prassi sui diversi territorio.
Le serate di formazione:
ARcatemse Casina
ARcatemse Castelnovo
ARcatemse Cavola
ARcatemse Ramiseto
Giornate di incontro con gli anziani:
La sede individuata è il Centro Insieme a Castelnovo ne’ Monti via Dei Partigiani n°12, nelle giornate di martedì, turno di chiusura del centro.
La durata di ogni incontro sarà di tre ore, indicativamente dalle 14.30 alle 17.30. Si prevede la possibilità per gli operatori di un rapido confronto, 10/15 minuti a fine attività.
Inizio incontri a Maggio e Giugno 2019 con prosecuzione per tutto Settembre e Ottobre 2019. Incontri complessivi di progetto n°16
Attività di socializzazione
Premesso che ogni progetto è soggetto a infinite variabili derivanti dalla composizione del gruppo che lo agisce, si individuano nell’accoglienza, in uno spazio di motricità dolce di 15/20 minuti e nelle merende insieme, tre momenti ricorrenti di ogni incontro.
Le altre attività proposte potranno essere: momenti di racconto, di ascolto di letture o musiche, condivisione degli album di famiglia, laboratori di pittura, momenti musicali, ecc.
Sono inoltre previsti incontri gestiti in collaborazione con partner e collaboratori del progetto:
- l’associazione “I Lupi dell’Appennino reggiano” organizzeranno momenti di incontro tra gli anziani e i cani del proprio gruppo cinofilo: da precedenti esperienze simili condotte dall’associazione, è emerso come il contatto e l’interazione con i cani sia in grado di suscitare emozioni positive e benessere, oltre a stimolare i ricordi del rapporto degli anziani con i propri cani, animali presenti praticamente in ogni casa, in questo distretto a forte vocazione rurale.
- I referenti del Parco Nazionale dell’Appennino organizzeranno un’uscita presso Eremo della Pietra, fra spiritualità e paesaggio.
- I volontari dell’associazione “Per Te” organizzeranno un incontro per mettere a confronto le diversità.
- l’Associazione Nazionale Alpini organizzerà tutte le merende oltre a giochi da tavolo e giochi di una volta durante tutti gli incontri e nel periodo pasquale ci proporrano lo “scusin”.
Verranno inoltre organizzate le seguenti attività:
- Auguri di Natale a domicilio: iniziativa effettuata dai coordinatori e dai volontari.
- Parteciperemo tutti al “Pranzo dell’amicizia”: presso la parrocchia di Castelnovo ne’ Monti organizzato da varie associazioni di Castelnovo ne’ Monti.
- Gita finale di un’intera giornata in un centro visite del Parco Nazionale da definire.
- Pranzo finale con le famiglie, come momento conviviale, di saluto e di restituzione.
- Realizzazione di un Docu-film con l’attrice Francesca Bianchi, che oltre ad impegnare gli anziani come attori, diventerà materiale di divulgazione dell’esperienza.
- Pubblicazione ricordo-documento da distribuire ad ogni anziano.
- Mostra fotografica che potrà diventare itinerante.
- Una o più iniziative pubbliche per la condivisione dell’intero percorso.
Relazione Progetto ARcatemse – Clicca qui
Il video del Progetto del Catemse







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