In occasione della annuale Cena dell’associazione il Cuore della Montagna ci e’ stato DONATO un nuovo defibrillatore.
Il nuovo Defibrillatore utilizzato per i mezzi d’emergenza della Croce Verde Castelnovo e’ un’altro importante passo verso la diffusione e la sensibilizzazione dell’importanza dei Defibrillatori nel nostro territorio.
Il presidente , il Consiglio Direttivo e tutti i volontari della Croce Verde ringraziano di Cuore, il Cuore della Montagna per la fiducia nell’aver scelto noi per portare avanti un’importante messaggio.
Il “Decreto Balduzzi” segna un importante passo avanti nella lotta alla Morte Cardiaca Improvvisa. Questa malattia, che colpisce prevalentemente alcune fasce della popolazione definite a rischio (persone di età superiore a 50’anni, con storia di familiari affetti da patologia cardiovascolare, sovrappeso, fumatori, con alti livelli di colesterolo), non risparmia tuttavia soggetti giovani e sani, che presentano come primo segno di un problema cardiaco mai diagnosticato perché silente, l’arresto cardiocircolatorio. Il 50% delle malattie congenite (ovvero presenti dalla nascita), si esprime infatti entro i primi 25 anni di vita, talvolta in maniera drammatica e senza che ci siano stati segni premonitori. Questo è il caso, ad esempio, del calciatore Piermario Morosini, che, nonostante i frequenti ed accurati controlli medici a cui era regolarmente sottoposto, ha presentato un disturbo del ritmo cardiaco rivelatosi letale durante una partita.L’arresto cardiaco può colpire dovunque e chiunque. Molto spesso la causa dell’arresto cardiocircolatorio è l’infarto miocardico acuto, che si presenta con segni e sintomi caratteristici e che può essere prevenuto con uno stile di vita sano
La Legge e I Defibrillatori nei Luoghi Pubblici
La legge che regolamenta l’uso dei Defibrillatori Semiautomatici Esterni (DAE)da parte di personale non sanitario in Italia è la n° 120 del 3 aprile 2001 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n° 88 del 14 aprile 2001:
“Utilizzo dei Defibrillatori Semiautomatici in ambiente extraospedaliero”
Art. 1
1. E’ consentito l’uso del Defibrillatore Semiautomatico in sede extraospedaliera anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare.
2. Le Regioni e le Province Autonome disciplinano il rilascio da parte delle Aziende Sanitarie Locali e delle Aziende Ospedaliere dell’autorizzazione all’utilizzo extraospedaliero dei defibrillatori da parte del personale di cui al comma 1, nell’ambito del sistema di emergenza 118 competente per territorio o, laddove non ancora attivato, sotto la responsabilità dell’Azienda Sanitaria Locale o dell’Azienda Ospedaliera di competenza, sulla base dei criteri indicati nelle Linee Guida adottate dal Ministro della Sanità, con proprio decreto, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente Legge.
Successivamente, il Decreto Legge n° 273 del 30 dicembre 2005 stabilisce:
All’art. 1 della Legge 3 aprile 2001, n° 120, è aggiunto, in fine, il seguente comma:
“ 2-bis. La formazione dei soggetti di cui al comma 1 può essere svolto anche dalle organizzazioni medico-scientifiche senza scopo di lucro nonché dagli enti operanti nel settore dell’emergenza sanitaria che abbiano un rilievo nazionale e che dispongano di una rete di formazione.”
Il Legislatore è giunto a questa “liberalizzazione” dell’uso del defibrillatore sostanzialmente per due motivi:
– I Defibrillatori Semiautomatici (DAE) di nuova generazione diagnosticano automaticamente la fibrillazione cardiaca ed erogano la scarica elettrica solo se riconoscono la Fibrillazione Ventricolare (FV). Non è pertanto l’operatore, ma il defibrillatore, ad effettuare la diagnosi di fibrillazione ventricolare. Di conseguenza non sussiste l’abusivo esercizio della professione sanitaria, punito dall’art. 348 del Codice Penale.
– In caso di Morte Cardiaca Improvvisa il tempo limite per avere un minimo di speranza di salvare la vittima è di 10 minuti. L’unica possibilità è nell’uso il più precoce possibile del Defibrillatore. Considerando il tempo per i soccorritori di rendersi conto dell’accaduto e di allertare il 118 (5/6 minuti) ed il tempo impiegato dall’ambulanza per arrivare (mediamente più di 10 minuti) si comprende perché il Legislatore ha deciso di ampliare al massimo il numero di persone abilitate ad utilizzare il Defibrillatore.
Naturalmente tutto ciò non esime l’operatore del DAE dall’agire con diligenza, prudenza, perizia e nel rispetto di regolamenti, ordini e discipline che riguardano l’attività di soccorso extraospedaliero ed eventuali progetti locali di defibrillazione precoce.
Il 13 Settembre 2012 è stato aggiunto un nuovo tassello al quadro relativo alla normativa per la prevenzione dell’arresto cardiaco.
Il nuovo Decreto Balduzzi (G.U.n.214. D.L.n.158) cita espressamente quanto segue:
“11. Al fine di salvaguardare la salute dei cittadini che praticano un’attività sportiva non agonistica o amatoriale il Ministro della salute, con proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro delegato al turismo e allo sport, dispone garanzie sanitarie mediante l’obbligo di idonea certificazione medica, nonchè linee guida per l’effettuazione di controlli sanitari sui praticanti e per la dotazione e l’impiego, da parte di società sportive sia professionistiche che dilettantistiche, di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita.”
Questa legge è stata emanata poco più di un anno dopo l’emanazione del decreto del 6 Giugno 2011 che stabiliva i criteri di diffusione dei defibrillatori semiautomatici esterni nei luoghi pubblici.
Il controllo sistematico delle dotazioni, la conoscenza del loro uso ed il rispetto delle procedure e dei contenuti dei corsi per Esecutori BLS-D conformi alle linee guida ufficiali, sono la miglior garanzia di non incorrere in situazioni penalmente perseguibili.