La Nostra Storia

Occorre tornare al 1985 per poter scriver la nostra storia dall’inizio, in quell’anno un gruppo di persone di buona volontà, fra cui alcuni dipendenti del locale nosocomio, diedero vita alla Croce Verde che nel 1993 lasciava il posto, dopo una serie di vicissitudini negative, al NEAR (Nucleo Emergenza Appennino Reggiano), proseguiva così l’esperienza del soccorso sanitario d’emergenza.

All’inizio di questa nuova esperienza, i mezzi ed i servizi erano scarsi, ma col passare del tempo e la sempre maggiore richiesta di specializzazione da parte del 118, incrementando i volontari si poteva sopperire ad una maggiore richiesta di servizi, l’emergenza in quel periodo era coperta la notte e nei fine settimana, dal 2006 però l’Asl richiedeva la copertura per tutte le ventiquattro ore, nei comuni di Castelnovo né Monti e Vetto d’Enza.

L’aumento della copertura territoriale e temporale, ha fatto si che l’Associazione ripiombasse in un periodo di profonda crisi, che si è potuta risolvere solo con il preziosissimo aiuto della Croce Verde di Reggio Emilia e di Villa Minozzo, che coi propri volontari tamponavano i periodi scoperti, e che qua vogliamo ringraziare sentitamente per l’appoggio avuto almeno fino ad inizio 2008, quando con l’insediamento del nuovo direttivo e col cambio del nome associativo, che tornava ad essere Croce Verde, tornavamo a camminare con le nostre gambe anche grazie a persone che si sono impegnate e hanno dato nuovi stimoli.

Il nuovo direttivo era composto al sessanta per cento dai dirigenti uscenti nelle persone di Sauro Capanni (presidente uscente), Rossana Contessa, Iacopo Fiorentini e Laura Landucci, mentre per il quaranta erano new entry ossia: Andrea Agostini, Stefano Scroglieri ed Andrea Zini.

A questo punto visto che la situazione era davvero problematica, decidemmo di rischiare e nominare presidente quello che era poco più che un ragazzino…… Iacopo, si rivelò la scelta vincente, perché questo ventenne con la sua carica di vitalità e di spregiudicatezza, ma al contempo con grande maturità, ci dava lo spirito giusto per poter reagire e ripartire in quella che pensavamo un impresa ardua, ma che poi si rivelò una stupenda avventura.

La svolta è lampante in due numeri, l’anno dell’insediamento facemmo seicento servizi, mentre il duemilaundici si è chiuso con la bellezza di seimilatrentasette servizi!!!!! Ma in mezzo a queste cifre sono passati quattro anni ed una nuova elezione del direttivo che cercherò di raccontarvi come meglio posso.

Intanto vorrei farvi notare, naturalmente col senno di poi, come la scelta di nominare un giovane sia stata azzeccata e mirata a ricostruire dalle fondamenta l’Associazione. Per fare questo occorreva rimuovere le macerie rimaste sul campo, ossia rimuovere alla radice i problemi anche personali che avevano minato i rapporti interni, a volte con scelte molto dolorose nei confronti di volontari con cui si erano condivisi numerosi turni e pure bei momenti di divertimento.

Ma veniamo ai fatti che son poi quelli che contano, il primo passo insieme al cambio nome, è stato il cambio divise, anche per connotarci con una nostra peculiarità proponendoci in modo completamente nuovo.

Il secondo passo molto più ambizioso era la ristrutturazione della sede, che comunque visto l’aumento dei volontari ci diventava sempre più stretta e le due stanzette in cui avevamo passato le nostre giornate, non garantivano più lo svolgimento di un servizio dignitoso, aumento dei volontari che rimaneva comunque la priorità assoluta visto che i servizi erano in costante aumento.

Le giornate passate alla ristrutturazione dell’appartamento soprastante, che il Comune –che ringraziamo- metteva a nostra disposizione con solerzia, ci univano sempre di più in un gruppo fatto di amici, che è poi stato il motore per reperire nuove leve.

Terminata la sede, non ci siamo però fermati sfornando sempre nuovi progetti, tra i quali vorrei citare l’ambulanza pediatrica, che ci è stata donata da una persona fantastica che però è volutamente rimasta anonima, e l’acquisto di un automedica da adibire al trasporto di organi e sangue cordonale, che ha poi coinciso purtroppo, con un evento tragico che però ha portato ad una raccolta fondi con una risonanza enorme, culminata con un convegno sui trapianti di notevole spessore, che ha fatto si, inoltre di ricordare un amico nel modo più degno possibile, almeno crediamo.

Sarebbe troppo lungo parlare di ogni progetto portato avanti in questi anni, che sono numerosi e tutti importanti, volti al rinnovamento e ad un aggiornamento costante, per rispondere in modo preciso alle sempre più stringenti richieste di professionalità, che il servizio sanitario ci impone per esser accreditati allo svolgimento dei servizi a noi richiesti.

Marzo duemilaundici è stato anche l’anno delle votazioni per il rinnovo degli organi dirigenziali, direttivo riconfermato quasi in toto dai voti dei soci, con la sola sostituzione di Sauro Capanni da parte di Emanuele Fioroni altro giovane molto preparato e volenteroso in forza all’Associazione dall’anno duemilasette.

Un piccolo rimescolamento nelle cariche sociali, lasciava inalterato l’impegno e la progettazione che ormai è consolidata e sta riportando successi sempre maggiori, fermo restando una costante ricerca di sempre nuovi stimoli, volti anche a portare sempre più volontari ed a motivarli sempre meglio e non solo per l’operatività, ma anche per legarli a noi da un rapporto di vera amicizia, che è alla base dei rapporti interpersonali e fa si che i problemi eventualmente insorti vengano trattati in modo del tutto sereni e senza acrimonie o ripicche.

Penso di avere riassunto in queste righe, quello che è stato il nostro spirito nel portare avanti il rinnovamento dell’Associazione trasmettendo quei valori di Qualita’ e formazione continua per proseguire nel miglioramento e non dovere più affrontare momenti critici che sono altamente demoralizzanti e destabilizzanti, per delle Onlus che svolgono compiti così delicati ed operano in un settore delicatissimo della nostra società.

Noi continueremo imperterriti a portare avanti una politica costruttiva e poi la storia dira’ il resto…